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Un posto nel mondo libero | Il destino della Romania è nell’Unione europea (Trad.) - Linkiesta.it

L’Europa ha sempre avuto come destino l’Unione europea. Lo dimostrano i settant’anni di pace e prosperità senza precedenti che la costruzione dell’Unione europea ha portato. È il più lungo periodo di pace mai costruito al mondo, in qualsiasi luogo. La prosperità più abbondante. E il più libero dei mondi.E l’Unione europea è il destino della Romania. Lo dimostra il fatto che la Romania europea è, dal 2007 a oggi, il periodo più prospero, dignitoso e libero di tutta la storia del Paese.La gente è...

Il fronte di Bucarest | La Romania affronta di petto le interferenze russe per salvare la democrazia - Linkiesta.it

Cinque ore di interrogatorio. È il tempo che Călin Georgescu, il candidato filorusso alle elezioni presidenziali annullate in Romania, ha trascorso mercoledì 26 febbraio alla Procura Generale di Bucarest dopo essere stato fermato dalle forze dell’ordine. In un video pubblicato su X si vede il simpatizzante del Cremlino, spalle al muro, fermato dalla polizia. La crisi politica che scuote la Romania da diversi mesi è arrivata a un punto di svolta cruciale. Parliamo di un paese guidato da un presid...

Lotta contro il buio | La crisi energetica della Moldova, e i ricatti della Russia - Linkiesta.it

Il 16 dicembre 2024 la Moldova dichiarava lo stato di emergenza. La Transnistria, la regione filorussa a nord del Paese, lo aveva già fatto il 10 dicembre. Per capire come ci si è arrivati e come le autorità cerchino di non far restare una parte del Paese al buio, Linkiesta ha intervistato a Bruxelles Oleg Serebrian, vicepremier moldavo per la Reintegrazione, a margine di alcuni incontri con la vicepresidente esecutiva della Commissione Kaja Kallas e il commissario per l’energia Dan Jørgensen.«I...

Difesa democratica | La decisione della Corte Costituzionale ha salvato la Romania e l’Europa - Linkiesta.it

Come in Moldova e Georgia, nelle ultime settimane la Romania si è trovata davanti a un bivio: scegliere la via europeista di Elena Lasconi, la candidata di Unione Salvate la Romania, o quella filomoscovita dell’outsider Călin Georgescu. Ma un bivio con un vizio di base: era truccato, come dimostrano i documenti declassificati dal Consiglio Supremo di Difesa dello Stato (Csat) sulle influenze esterne a opera «di uno Stato estero». E come ha sentenziato la Corte Costituzionale che venerdì 6 dicemb...

Mosca o Bruxelles? | Il trepidante stallo della politica romena in attesa del ballottaggio presidenziale - Linkiesta.it

In Romania non sarà stato il primo turno delle elezioni presidenziali a condizionare le parlamentari di una settimana dopo. Sarà stata la battente campagna denigratoria di chi è arrivato terzo (Marcel Ciolacu e il Partito Socialdemocratico) ai danni della libdem Elena Lasconi di Unione Salvate la Romania (Usr), accusata di aver rubato voti, ma che il riconteggio deciso dalla Corte Costituzionale ha riconfermato al ballottaggio, con un margine persino superiore su Ciolacu (seimila voti in più). M...

La strana coppia | L’inatteso ballottaggio in Romania tra la star di TikTok e la sindaca europeista - Linkiesta.it

La Romania si è ritrovata con un ballottaggio presidenziale inatteso: l’8 dicembre Elena Lasconi (19,18 per cento), sindaca di Câmpulung e presidente dei liberalsocialisti di Usr (Unione Salvate la Romania), affronterà l’indipendente di estrema destra Călin Georgescu (22,94 per cento). Lasconi, passata nei conteggi più volte dal secondo al terzo posto, ha staccato infine il premier Marcel Ciolacu, fermatosi al 19,15 per cento, di quasi tremila voti. Quanto basta a spingere il socialdemocratico a...

Il male minore | La divisione dei progressisti in Romania rafforza l’estrema destra - Linkiesta.it

Il 2024 è per la Romania un anno denso di appuntamenti elettorali. Dopo le europee e le amministrative di giugno, Bucarest si prepara ad andare alle urne per tre domeniche di seguito. Si parte il 24 novembre con il primo turno delle presidenziali e l’eventuale ballottaggio l’8 dicembre. Nel frattempo il 1° dicembre, giorno della Festa Nazionale, i romeni saranno chiamati a scegliere il nuovo Parlamento, con sistema proporzionale diretto e sbarramento al cinque per cento. Un sistema elettorale ch...

Faccia a faccia | Com’è andato il dibattito tra Maia Sandu e il suo sfidante filorusso - Linkiesta.it

Domenica 27 ottobre in Moldova i riflettori erano puntati sul palazzo della Repubblica, iconico edificio nel quartiere governativo di Chișinău, per il dibattito finale tra Maia Sandu e Alexandr Stoianoglo, i due candidati che si affrontano al secondo turno delle presidenziali. Non avendo trovato un accordo sul moderatore, respinto da Sandu perché giudicato di parte, la scelta è ricaduta su un botta e risposta tra i due, dieci domande ciascuno che serviranno ai cittadini a compiere l’ultima decis...

Piccoli passi | La Moldova ha detto sì all’Ue, ma si sentono i danni della disinformazione russa - Linkiesta.it

Moldova, un paese spaccato. La presidente uscente Maia Sandu ha vinto le elezioni con oltre il quarantadue per cento dei voti e il futuro sfidante al ballottaggio del socialista Alexandr Stoianoglo al ventisei per cento. Il vantaggio di Sandu, candidata filoeuropea, era evidente sin dai primi exit poll, ma per decretare la vittoria del sì al referendum costituzionale per l’adesione all’Ue ci sono voluti i conteggi della diaspora moldava, in fila per ore ai seggi, soprattutto in Italia, Russia, R...

Resistenza culturale | Giornalisti e studenti lottano per la libertà di espressione in Transnistria

Bender, regione separatista della Transnistria, lunedì 16 settembre. Nel liceo Alexandru cel Bun, a pochi chilometri dal confine con la Moldova, la scuola è ricominciata da due settimane. Gli studenti e gli insegnanti attendono la squadra di “Timpul”, la rivista romena che tre anni fa ha aperto una nuova redazione a Chisinau, per un laboratorio di scrittura creativa. Il gruppo di redattori è capitanato da Dumitru Crudu, caporedattore, scrittore moldavo noto anche all’estero, che da cinque anni gi...

Tatiana Țîbuleac: “In Europa orientale non siamo molto bravi a fare i conti con i traumi”

Tatiana Țîbuleac, nata nel 1978 a Chișinău in Moldova, è giornalista e scrittrice e vive a Parigi. I suoi libri hanno vinto premi in Romania e Spagna.  Nel 2019 ha vinto il Premio letterario dell'Unione europea 2019, con Grădina de sticlă (in italiano, Il giardino di vetro).  Voxeurop ha pubblicato un suo contributo alla serie Archipelago Urss. 


Voxeurop: Il tuo libro, L’estate in cui mia madre ebbe gli occhi verdi (Keller editore), primo romanzo in traduzione italiana, parla di una storia eu...

In Polonia il salvataggio dell’Oder comincia dagli affluenti [Trad.]

Solo pochi anni fa alcuni anelli di cemento posti nel ruscello – ora dal corso sinuoso – facevano sì che “l'acqua scorresse rapida e senza ostacoli, impedendo che si creassero condizioni favorevoli alla vita, come in un canale”, spiega Czerniawski. Da quando questi elementi di cemento sono stati rimossi e il letto è stato restaurato, l'acqua del ruscello è in grado di ripulirsi da sola e le trote sono tornate a riprodursi. “La natura utilizza subito ciò che ha”: Czerniawski non cela quanto quest

Intervista a Maurizio Lupi: “Il Mes? Buona la proposta di Monti, ratificare ma attivarlo se serve”.

“La posizione di Noi Moderati e di Forza Italia è sempre stata a favore del Mes, con una riserva sulla governance, bisogna chiarire se ad attivare il meccanismo sono i parlamenti nazionali.

Le critiche sono venute sempre dalla Lega da una parte, che nel primo governo Conte e nel governo Draghi era in maggioranza, dall’altra da Fratelli d’Italia, negli ultimi anni sempre all’opposizione.

Ricordiamoci che il Mes è un trattato internazionale già firmato dai governi, difficile che il parlamento

I figli della perestrojka, la generazione che si è divorata

La mia generazione, quella che io chiamo dei “selvaggi ragazzi dingo , l’ultima generazione di bambini sovietici, è stata forse la più liberale d'Europa orientale. Lo scrittore della nostra generazione Viktor Pelevin l’ha definita , da “Pepsi”. Però è durata poco: si è presto trasformata nella “generazione cannibale”.

Andiamo con ordine: il 10 aprile 1988, l’allora segretario generale del Pcus, Michail Gorbačëv, propose di limitare e poi distruggere le armi atomiche. Per ricordare l’avvenimento

Elezioni politiche 25 settembre. Italiani all’estero, come si vota e dove informarsi

Bruxelles – Per la prima volta, il 25 settembre anche i cittadini italiani all’estero voteranno per il rinnovo di Camera e Senato in base alla riforma per la riduzione del numero dei parlamentari del governo Conte II e confermata dal referendum costituzionale del settembre 2020. A seguito del referendum, il numero dei membri del Parlamento italiano è stato diminuito del 36,5%: da 630 a 400 seggi alla Camera, da 315 a 200 seggi al Senato. Per quanto riguarda la rappresentanza degli italiani all’e

La guerra del Cremlino racconta la crisi di un impero in frantumi

“Sì, l’occidente liberale è ipocrita, poiché applica standard elevati in modo molto selettivo. Ma ipocrisia vuol dire venir meno agli standard che si propugnano, e aprirsi in tal modo alle critiche che ne derivano – quando critichiamo l’occidente liberale, utilizziamo gli standard che ci appartengono. Quel che propone la Russia è un mondo senza ipocrisie, in quanto privo di standard etici globali e che pratica unicamente il ‘rispetto’ pragmatico per le differenze. Ne abbiamo visto chiaramente il

Putin non è la Russia. No alla guerra, solo i russi possono fermarla

Mi rivolgo ad amici, parenti, colleghi e a quei russi che possono leggermi. Ho un solo pensiero: come fermare la guerra, questo male di una tragedia e una violenza infinite. Chi può portare la pace?

Grigori Solomonovici Pomeranț, un nostro anziano professore, era solito dirci: “Il diavolo principia con un angelo dalle labbra schiumanti entrato in battaglia per una causa giusta e santa. Tutto si muta in polvere, tanto gli uomini quanto i regimi. Ma lo spirito dell’odio in lotta per una giusta ca

Da Ursula von der Leyen l'Europa che vogliamo — +Europa

Salute e pandemia tra i temi chiave, con l’avvio di HERA, l’Autorità dell’Ue per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (HERA), e il #Certificato digitale europeo, che ci ha consentito di tornare a viaggiare e divertirci e di esercitare le nostre libertà. E l’annuncio di una nuova strategia europea sulle terapie.

L’Ue pone i #giovani al centro, tra le categorie che più hanno sofferto in pandemia: a loro sarà dedicato il prossimo anno europeo (2022).

Sui giovani si punta molto
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